Via Crucis – Venerdì 12 Marzo 2021

I Stazione: Gesù condannato a morte

Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. (Mc 15, 12-15)

 

Se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo. Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. (Rom 5, 17-19)

 

Tu che sei venuto non a condannare, ma a perdonare… Kyrie, eleison.

Tu che fai festa per ogni peccatore pentito… Kyrie, eleison.

Tu che perdoni molto a chi molto ama… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Dio, Padre nostro, effondi sempre più largamente in noi i benefici della tua redenzione e donaci di condividere la passione di Cristo per aver parte, un giorno, alla sua gloria di vincitore risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

II Stazione: Gesù riceve la croce

Dopo essersi fatti beffe di lui, (i soldati) lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. (Mc 15, 20)

 

Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio; ma svuotò se stesso, assumendo una condizione di servo e diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore», a gloria di Dio Padre. (Fil 2, 5-11)

 

Tu che ti sei fatto uomo per salvarci… Kyrie, eleison.

Tu che sei morto in croce per tutti gli uomini… Kyrie, eleison.

Tu che ci hai riaperto la via del cielo… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Dio, donaci spirito di carità e di pace perché l’offerta della vita, compiuta da Cristo a salvezza del mondo, si prolunghi nella memoria e nell’amore fraterno dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. Amen

III Stazione: Gesù cade la prima volta

Come molti si stupirono di lui – tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell’uomo – così si meraviglieranno di lui molte nazioni; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai a essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito. (Is 52, 14-15)

 

Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, perché tutti hanno peccato. Fino alla legge infatti c’era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. (Rom 5, 12-16)

 

Tu che sei venuto a cercare chi era perduto… Kyrie, eleison.

Tu che sei venuto a dare la tua vita in riscatto per tutti… Kyrie, eleison.

Tu che accogli nell’unità i tuoi figli dispersi… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

Guarda, Dio onnipotente l’umanità sfinita per la sua debolezza mortale e fa’ che riprenda vita per la passione del tuo unico Figlio. Egli vive e regna per i secoli eterni. Amen.

IV Stazione: Gesù incontra sua madre

«Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori.» (Lc 2, 34b – 35)

 

Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio il quale grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per grazia di Dio. (Gal 4, 4-7)

 

Tu che, nascendo da Maria Vergine, ti sei fatto nostro fratello… Kyrie, eleison.

Tu che conosci e comprendi la nostra debolezza… Kyrie, eleison.

Tu che fai di noi una sola famiglia… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Signore nel devoto ricordo della Beata Vergine Maria, data a noi come madre dolcissima presso la croce di Gesù tuo Figlio, aiutaci a completare in noi per la, Santa Chiesa, ciò che manca alla passione di Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna per i secoli eterni. Amen.

V Stazione: Il Cireneo aiuta Gesù a portare la croce

Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. (Mc 15, 21)

 

Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede. (Gal 6, 2. 8-10)

 

Tu che sei il difensore dei poveri… Kyrie, eleison.

Tu che sei il rifugio dei deboli… Kyrie, eleison.

Tu che sei la speranza dei peccatori… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

Scenda su noi largamente, o Dio, la tua benedizione; nei misteri della passione redentrice, donaci di aprire il cuore alla salvezza conquistata da Cristo, nostro Signore e nostro Dio. Egli vive e regna per i secoli eterni. Amen.

VI Stazione: La Veronica asciuga il volto di Gesù

Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?» (Sal 4, 7) Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!». Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal. 27, 8-9)

 

Noi non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo. Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio e non viene da noi. In tutto, infatti siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. (2 Cor 4, 5-10)

 

Tu che vieni a visitare il tuo popolo nella pace… Kyrie, eleison.

Tu che vieni a salvare chi è perduto… Kyrie, eleison.

Tu che vieni a creare un mondo nuovo… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Dio, tra le opere più mirabili è la rigenerazione dell’uomo; rendi vana l’azione del tentatore e spezza le catene mortali del peccato perché sia distrutta l’invidia che ci ha perduto e vinca l’amore che ci ha salvato. Per Cristo nostro Signore. Amen.

VII Stazione: Gesù cade la seconda volta

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato, non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me. Signore, mio Dio, a te ho gridato e mi hai guarito. Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi, mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa. (Sal. 30, 2-4)

 

Animati da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, accresciuta a opera di molti, faccia abbondare l’inno di ringraziamento per la gloria di Dio. Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne. (2 Cor 4, 13-18)

 

Tu che conosci le tue pecorelle… Kyrie, eleison.

Tu che vai in cerca della pecorella smarrita… Kyrie, eleison.

Tu che ci guidi ai pascoli eterni del cielo… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Misericordioso ed eterno Iddio, che hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa’ che abbiamo sempre presente l’insegnamento della sua passione per partecipare alla gloria della risurrezione. Egli vive e regna per i secoli eterni. Amen.

VIII Stazione: Gesù incontra le donne di Gerusalemme

Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. (Lc 23, 28-29)

 

La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell’ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza, volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti. (Rom 12, 9-18)

 

Tu che trasformi le lacrime in gioia… Kyrie, eleison.

Tu che continui a visitarvi con la grazia del tuo Spirito… Kyrie, eleison.

Tu che verrai un giorno a giudicare le nostre opere… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Dio, infinitamente misericordioso, che hai salvato il genere umano con la morte del tuo dilettissimo Figlio, dona alla Chiesa che celebra fedelmente il mistero della Pasqua la pienezza della tua gioia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

IX Stazione: Gesù cade la terza volta

Tutte le nazioni mi hanno circondato, ma nel nome del Signore le ho distrutte. Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, ma nel nome del Signore le ho distrutte. Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, ma il signore è stato il mio aiuto. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. (Sal 118, 10-11. 13-14)

 

Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio. D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen. (Gal 6, 14-18)

 

Tu che sei re di giustizia e di pace… Kyrie, eleison.

Tu che sei luce nelle tenebre… Kyrie, eleison.

Tu che sei baluardo inaccessibile… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

Dio ricco di misericordia, dona a tutti i credenti la salvezza operata dalla passione redentrice e infrangi per il tuo amore infinito i vincoli dell’antica condanna in cui ricadiamo continuamente a motivo della nostra fragilità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

X Stazione: Gesù è spogliato delle sue vesti

Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso. (Mc 15, 24)

 

Vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto in tutti. Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità; sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. (Col 3, 9-13)

 

Tu che ci hai rivestito della tua divinità… Kyrie, eleison.

Tu che hai innalzato la nostra umanità… Kyrie, eleison.

Tu che hai abbracciato la nostra fragilità… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Dio, che hai redento l’uomo con il sangue prezioso del tuo Figlio unigenito, a quelli che adorano la croce, concedi la liberazione dal peccato e la vita eterna che dalla stessa croce è per noi scaturita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

XI Stazione: Gesù è inchiodato alla croce

Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. La scritta con il motivo della sua condanna diceva: «Il re dei Giudei». Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra. (Mc 15, 25-27)

 

Con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo. (Col 2, 12-15)

 

Tu che fai passare dalla morte alla vita chi ascolta la tua parola… Kyrie, eleison.

Tu che hai voluto essere innalzato da terra per attirarci a te… Kyrie, eleison.

Tu che ci sottoponi al giudizio della tua croce… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Dio, che nella morte in croce del tuo Figlio ci liberi dal potere del Maligno, concedi ai tuoi fedeli di partecipare alla gloria di Cristo risorto, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

XII Stazione: Gesù muore in croce

Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. (Mc 15, 33-37)

 

Quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. (Rom 5, 6-10)

 

Tu che sulla croce ti sei abbandonato alla volontà del Padre… Kyrie, eleison.

Tu che sulla croce hai invocato il perdono per i peccatori… Kyrie, eleison.

Tu che sulla croce hai emesso la spirito… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Padre, che ci hai ridato la vita eterna nella Pasqua del tuo Unigenito venuto a farsi condannare per nostro amore, rivolgi a lui i nostri cuori e la nostra vita perché sia mite con noi quando ci verrà a giudicare e ci unisca alla sua gloria di Salvatore risorto. Egli vive e regna per i secoli eterni. Amen.

XIII Stazione: Il corpo di Gesù viene affidato alla madre

Venuta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. (Mc 15, 42-45)

 

Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo risorto dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti, egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. (Rom 6, 8-11)

 

Tu che sei inviato dal Padre per salvare i contriti di cuore… Kyrie, eleison.

Tu che sei venuto a chiamare i peccatori… Kyrie, eleison.

Tu che intercedi per noi presso il Padre… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

Signore, che per la morte del tuo Figlio ci fai sperare nei beni in cui crediamo, fa’ che per la sua risurrezione possiamo giungere alla meta della nostra speranza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

XIV Stazione: Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro

(Giuseppe d’Arimatea) comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro. (Mc 15, 46)

 

Noi che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere in esso? O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, affinché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. (Rom 6, 2-6)

 

Tu che sei morto in croce per darci la vita… Kyrie, eleison.

Tu che sei disceso nel sepolcro per salvare chi giaceva nel potere della morte… Kyrie, eleison.

Tu che sei risorto e sei salito al cielo per condurci al Padre… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

Scenda, Signore, la tua benedizione su noi che abbiamo commemorato la morte del tuo Figlio nella speranza di risorgere con lui; venga il perdono e la consolazione, si accresca la fede, si rafforzi la certezza nella redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

XV Stazione - Gesù risorge da morte.

«Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”». (Mc 16, 6-7)

 

Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potestà e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.  (1 Cor 15, 20-26)

 

Tu che sei nostra pace… Kyrie, eleison.

Tu che sei nostra Pasqua… Kyrie, eleison.

Tu che sei nostra vita… Kyrie, eleison.

 

Preghiamo.

O Padre, nel tuo Figlio per noi morto e risorto hai voluto fondare su roccia incrollabile la certezza della nostra speranza. Infondi in noi lo Spirito di verità e di luce, perché camminiamo con fiducia per le vie del mondo, portando sempre nel nostro corpo mortale la testimonianza della morte e risurrezione che ci salva. Per Cristo nostro Signore. Amen.