1957-1980

Cronaca Parrocchiale

1957-1980

Il 7 Dicembre 1957 S. E. Mons. Primo Gasparri, Ausiliare di S. Eminenza Card. Clemente Micara benedice la Cappella e consegna la Parrocchia al M.R.P. Provinciale Lodovico Marcelletti. Letti i relativi documenti il Parroco P. Epifanio Scarnicchia presta il giuramento di rito.
Sono presenti alla cerimonia, tra gli altri: il Sindaco di Latina Prof. Gino Salvezza con la rappresentanza del Consiglio Comunale, il Vice Prefetto, il P. Custode P. Ignazio Martella e molti religiosi venuti da Roma e da Cori, i Parroci di S. Marco e S. Maria Goretti con le associazioni di A.C. I fedeli della nuova Parrocchia che attendevano questo giorno come una grazia del Cielo hanno partecipato in massa alla suggestiva cerimonia. I Pp. Epifanio SCARNICCHIA, Nicola D’AMICO ed Edoardo MARTINI prendono alloggio nella nuova casa. Tutto è in ordine, ma bisogna sopportare gli immancabili sacrifici di una nuova abitazione.
Scrive P. Epifanio: «L'impressione del luogo è ottima: fede ed entusiasmo non mancano».
Il primo lotto di lavori – casa e cappella provvisoria – della Parrocchia era stato fatto su progetto dell’Arch. Zander ed eseguito dalla Ditta Zaccagnini di Velletri.

L’altare è donato dalla Parrocchia di Settebagni, i due confessionali dal Convento di S. Bernardino di Orte, 10 banchi e la balaustra da Acilia (S. Leonardo). La statua della Madonna, del S. Cuore ed altri piccoli oggetti sono dell’ex Cappella del Campo Profughi di Latina. Il Card. Micara ha donato 2 piante ed un piccolo tabernacolo, il Rev.mo P. Generale un Messale, il MRP Provinciale 2 piante ed un calice

La Parrocchia secondo i dati anagrafici conta all’epoca 5.350 anime. In realtà ve ne saranno state un migliaio di più, tenuto conto della popolazione non iscritta allo stato Civile. Per 2/3 sono impiegati e professionisti, 1/3 braccianti e contadini. Come territorio copre 1/4 della città cioè l’angolo retto compreso tra C.so Matteotti e via Fabio Filzi col vertice su P.za Dante.

Il Santo Padre ha mandato il seguente telegramma:

Em.mo Cardinale Micara Vescovo di Velletri – Roma

Paternamente augurando che nuova Parrocchia Immacolata Concezione Latina divenga col divino aiuto auspice la Celeste Regina mediante lo zelo Frati Minori cui est affidata nonché generosa collaborazione fedeli centro attivo di vita e pietà cristiana Sua Santità all’Eminenza Vostra Reverendissima et alla intera famiglia Parrocchiale invia largamente confortatrice e propiziatrice l’implorata Apostolica Benedizione.

Dell’Acqua sostituto

S. Eminenza ha inviato una fotografia col seguente autografo

Siamo presenti col pensiero e col cuore alla commovente cerimonia dell’inaugurazione della Parrocchia dedicata alla Vergine Immacolata in Latina e mentre affidiamo allo zelo degli ottimi religiosi chiamati a dirigerla tanti nostri cari figli invochiamo sul nuovo Parroco e sui suoi collaboratori e su tutta la famiglia parrocchiale le più copiose e desiderate benedizioni del Signore

C. Clemente Micara

Vescovo di Velletri

Dalla Bolla di Erezione

(21 Maggio 1955)

Seguendo la linea che scende al centro della città per la Strada Epitaffio e quindi per Via Matteotti, si raggiunge Via Oberdan, quindi si svolta a sinistra sulla medesima fino a raggiungere Viale Morosini che si attraversa per portarsi a Piazza Dante donde si entra in Via Fabio Filzi. Quindi attraversati Viale dello Statuto e Via Petrarca per una linea ideale che corre lungo i campi, si raggiunge per la via più breve il confine della Parrocchia di B.go San Michele.

Tutta la zona situata sulla sinistra dell’itinerario descritto è territorio della nuova Parrocchia dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria: il lato destro dello stesso rimane territorio delle Parrocchie limitrofe di S. Maria Goretti e di S. Marco e segna il confine con esse. Gli altri confini sono segnati con la linea di fronte delle vicine parrocchie dei Borghi.

L’indomani, 8 Dicembre, è solo un giorno di festa, la prima festa alla quale però non si può dare solennità esteriore come avevano fatto per anni gli ex profughi che ora abitano nel villaggio Trieste. Il MRP Provinciale Lodovico Marcelletti vuole vivere con la nuova piccola comunità questo primo giorno insieme al P. Custode e al P. Segretario. Per il Natale un piccolo meraviglioso presepio viene preparato nella Cappella. Delle pie donne hanno raccolto buona parte della somma per l’acquisto delle statuine. La schola Cantorum esegue egregiamente la messa del 24 Notte e quella solenne delle 11.30

Nel Gennaio 1958 l'onorevole Vittorio CERVONE dona alla Parrocchia la campana (pesa 50 Kg) ed un artistico ostensorio, S. E. Mons. GASBARRI benedice con solennità la campana alla presenza di molti fedeli ed autorità di Latina. Madrina fu la Sig.ra CERVONE.

La S. Pasqua viene preparata da un corso di predicazioni in forma dialogata tenute dal parroco P. Epifanio e da Don Giuseppe Di Bella, predicazioni che piacciono molto.

Tempo dopo le ACLI donano alla Parrocchia la statua di Cristo Lavoratore benedetta da S.S. Pio XII. Portata a Latina in elicottero viene posta su un grande carro trainato da 6 trattori. in corteo veramente trionfale. Attendevano la S. Immagine l’Eccellentissimo Ausiliare, il MRP Provinciale e le altre autorità che non avevano preso parte al corteo. I fratini di Artena hanno portato in quella occasione una nota di novità e di solennità con i loro canti ed il loro abito serafico.

Il 2 Maggio viene ufficializzata l’Erezione canonica della nuova casa religiosa, con l’elezione del Superiore e la formazione della nuova famiglia religiosa così composta: P. Epifanio SCARNICCHIA (Supervisore, Parroco, Archivista, Cronista), P. Nicola D'AMICO (Distretto, Vice Parroco, Casista, Sacrista), P. Edoardo MARTINI (Discreto, Procuratore, Vice Parroco, TOF, MMF, Vocazioni, Bibliotecario) e Fr. Paolino QUINTADAMO.

Nel mese di Giugno l’Eccellentissimo Ausiliare stabilisce che la festa di S. Antonio a Latina si celebri solennemente nella sola parrocchia dell’Immacolata, la prima domenica dopo il 13 giugno. L’apposito comitato riesce a preparare una festa veramente degna del grande Santo e della città di Latina

Il 13 Ottobre la Prefettura comunica il decreto del riconoscimento civile della Parrocchia, mentre il primo anno di vita della Parrocchia si conclude con la costituzione, nel mese di Dicembre, dell’Azione Cattolica mediante il tesseramento di 50 uomini, 45 donne e 15 giovani.

Nel Gennaio del 1959 vengono poste delle vetrate nel transetto tra la Cappella e la casa parrocchiale per evitare pioggia e correnti d’aria. Nel frattempo la Parrocchia di B.go S. Michele è affidata al P. Pacifico Strinati e il nuovo parroco fa vita di comunità all’Immacolata.

Un evento memorabile avviene in città il 27 e il 28 aprile 1959: l’immagine della Madonna di Fatima portata in elicottero da Frosinone viene fatta scendere a P. Buozzi e portata in processione a S. Marco. All’Immacolata e ai frati francescani viene dato il compito di organizzare l’accoglienza e il saluto finale: il P. Provinciale porta da Roma e da Cori 15 sacerdoti che confessano quasi ininterrottamente nelle 24 h in cui la Madonna rimase a Latina. Vengono stimati 50.000 pellegrini.

Non mancano poi gli episodi di cronaca nera: nel mese di Maggio ladruncoli rimasti ignoti asportano dalla statua di S. Antonio pochi oggetti d’oro donati dai fedeli e del valore di circa £ 20.000. Ben più grave il danno provocato da abili truffatori che nell’Agosto successivo si introducono nelle stanze portando via tutti i risparmi (£ 400.000)

Come si era stabilito che la festa di S. Antonio a Latina si dovesse celebrare solennemente nella sola parrocchia dell’Immacolata, così per accordi presi con il Vescovo e con gli altri parroci dal Dicembre del 1959 non è più possibile festeggiare l’Immacolata Concezione con manifestazioni esterne e grande solennità (processione, musica e fuochi) come era tradizione degli ex profughi del Villaggio Trieste: ci si limiterà alla festa liturgica. In compenso in occasione della successiva festa di S. Antonio c’è la novità della sfilata del carro artisticamente addobbato accompagnato da un gruppo di 25 paggetti con costume adeguato. Anche l’attività catechistica comincia a dare i primi frutti: nel mese di Ottobre del 1959 così come in quello del 1960 vengono amministrate le Prime comunioni e le Cresime.

Agli inizi degli anni ’60, grazie a nuove costruzioni nella zona del Tribunale, la popolazione aumenta di 350 famiglie arrivando a sfiorare le 7000 unità. La cappella diviene sempre più insufficiente: un ampliamento è necessario ed urgente tanto più che la nuova chiesa rimaneva un pio sogno. Dopo il consenso dei Superiori nel Novembre del 1960 cominciano i lavori di ampliamento che, conclusi nel Marzo successivo, portano al raddoppio della capienza della Cappella. Non è ancora abbastanza, ma la situazione è migliorata rispetto al passato quando per troppe domeniche molti fedeli erano stati costretti ad ascoltare la S. Messa fuori dalla porta.

L’8 Dicembre 1960 nel corso della processione viene inaugurata un’edicola alla Madonna al Villaggio Trieste in cui è posta una piccola statua racchiusa in un urna di cristallo. L’immagine, benedetta da Papa Pio XII, ricorda gli anni passati nel campo profughi nella caserma ex 82 di Latina.

  1958 1959 1960
Matrimoni 29 41 78
di cui al campo profughi 4 2 38
Battesimi 97 99 144
di cui al campo profughi 10 14 16

La vita parrocchiale continua poi alacremente e viene scandita dalle grandi celebrazioni: la festa di S. Antonio, l’Immacolata (con la benedizione di una piccola cappella votiva in via Virgilio), il Natale (con la novità del Concorso dei Presepi), la Pasqua e poi di nuovo l’Immacolata (con la benedizione, durante la processione, di un monumentino all’Immacolata eretto nel cortile delle palazzine di Via Monti).

Nell’Aprile 1961 arrivano le prime 3 suore del Preziosissimo Sangue: hanno come compito quello di preparare il lavoro per l’arrivo delle molte consorelle previsto per il nuovo anno scolastico. I locali vengono benedetti dal vescovo ausiliare.

Nel gennaio del 1963 nasce il Bollettino Parrocchiale. Leggiamo dalla Cronaca: "E' modesto ma farà del bene. La parrocchia é Nuova e nuovi sono i fedeli che continuamente affluiscono nella zona. manca la coesione spirituale della famiglia parrocchiale, forse quel giornaletto che ogni mese porta la voce della loro parrocchiagioverà le fila e a unirli. Ed oggi ha il merito di essere l'unico bollettino parrocchiale nella diocesi di Velletri".

Nel frattempo le giovani di Azione Cattolica danno belle soddisfazioni nelle gare di cultura religiosa: le G.F.A.C. vincono il primo premio diocesano mentre le Araldine il primo premio regionale. I lavoratori, specie quelli delle campagne, erano rimasti un po’ assenti dalla Parrocchia. Pochi erano iscritti all’AC e dato il lavoro e la distanza la loro presenza era rara. Viene così istituita la Pia Unione Braccianti curata dalla Pontificia Opera Assistenza, forse più consona alle condizioni dei contadini. Il tesseramento raccoglie più di 100 soci. Non si era andati oltre sia per mancanza di locali, sia per fornire una più proficua assistenza. Le Dame della Carità, che inizialmente facevano capo tutte alla Parrocchia di S. Marco, vengono ora, per volere del Vescovo, distribuite tra le tre parrocchie allora esistenti: all’Immacolata le iniziali due diventano in breve tempo una dozzina.

L’anno pastorale si chiude con la consueta festa di S. Antonio, ma con all’orizzonte grandissime novità: l’inizio dei lavori per la costruzione della nuova Chiesa e non solo…
I lavori per la costruzione della nuova Chiesa, inaugurati ufficialmente il 15 giugno 1963, cominciano di fatto il 23 luglio: il progetto era dell’architetto Giuseppe Zander, mentre i calcoli statici e la costruzione erano affidati all’architetto Carlo Pasquali.

Il successivo 26 Settembre due dei tre religiosi della Parrocchia (il parroco P. Epifanio Scarnicchia e P. Edoardo Martini) vengono destinati dai Superiori ad altri incarichi: dopo sei anni i primi avvicendamenti cambiavano il volto della comunità religiosa della parrocchia. Scrive P. Epifanio: «Possano i nostri successori scavare più profondo il solco iniziato fra tante difficoltà e raggiungere quella meta che noiabbiamo sognato».

Il nuovo parroco, P. Nicola CERASA, giungerà il 30 Aprile 1964. Poi nel mese di Ottobre anche P. Nicola D’Amico, ultimo “reduce = della prima comunità religiosa, viene trasferito ad Orte. Al suo posto é destinato in un primo momenti P. Ginepro BACCARI, ma é in realtà P. Ascenzo ABENDA a giungere il qualità di Vice Parroco ed Organista. Contemporaneamente P. Bruno LORENZI, presente dall'anno precedente e già Vice Parroco e Discreto, viene nominato Economo.

Il 7 marzo 1965 vine celebrata la prima messa secondo la niova liturgia detta del Concilio.

In occasione del successivo Natale nella Cronaca Parrocchiale viene citata per la prima volta la notizia dell’allestimento del Presepe in Piazza B. Buozzi.

Il 23 maggio del 1966 per la prima volta, anche se in via del tutto provvisoria, nella nuova chiesa ancora in allestimento vengono amministrate 196 tra 1° comunioni e Cresime. E qualche settimana dopo anche la processione di S. Antonio, uscita dalla vecchia chiesa, fece rientro in quella nuova.

Infine in agosto altro ritocco alla "famiglia": la comunità risulta cosi formata da P. Nicola CERASA (Superiore e Parroco), P. Bruno LORENZI (Discreto, Economo e Vice Parroco), P. Gaetano SANTINI (Discreto e Vice Parroco) e P. Sergio MECOCCI (Discreto e Cappellano dell'ospedale).

In autunno proseguono i lavori con la costruzione dell’altare maggiore della nuova chiesa parrocchiale. Vengono inoltre installati gli altoparlanti.

Per la festa dell’Immacolata si tiene un concerto della corale S. Marco a conclusione dell’affollatissima processione. Prima di Natale arriva la fornitura di 100 banchi di cui 80 da tre metri e 20 da due metri. Si rinnova anche la tradizione del presepe in piazza Buozzi che continuerà negli anni successivi.

Nel Gennaio 1967 viene costituito il “Gruppo di preghiera” che si incontra la quarta domenica del mese e partecipa all’ora santa dalle 21 alle 22 del giovedì che precede il primo venerdì del mese.

Prosegue l’attività del catechismo tenuto dalle suore del Preziosissimo Sangue nei locali delle medesime. A Maggio vengono somministrate 192 tra comunioni e Cresime.

Nel Febbraio successivo (1968) iniziano i lavori per il rivestimento esterno della nuova chiesa e qualche giorno dopo quelli per l’adattamento della vecchia chiesa a Cinema parrocchiale.

Ad Aprile cominciano i lavori sistemazione del piazzale a spese del comune, mentre il Venerdì santo viene benedetta la “Via crucis” donata dal prof. Servorelli, presidente degli incisori italiani.

A Maggio nuove cresime e prime comunioni (196)
Giunge infine il momento tanto atteso: l’8 giugno 1968 alle ore 18.30 S.E. Mons. Arrigo Pintonello procede alla consacrazione della chiesa e dell’altare alla presenza del P. Provinciale, dell’On. Cervone, del Sindaco, il prof. Tasciotti, e di un buon numero di Consiglieri comunali. Per l’occasione era pronto anche il piazzale. La mattina successiva alle 11.30 il Ministro Generale dell’Ordine Francescano presiede la solenne concelebrazione di 12 sacerdoti alla presenza di tutte le autorità civili, religiose e militari. Tra di essi c’era anche il primo parroco P. Epifanio Scarnicchia: il suo sogno si è avverato. Non è ancora svanito il ricordo della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale che nuovamente una folla immensa, la settimana successiva, partecipa alla la consueta festa di S. Antonio.

Successivamente nel Settembre viene costituito il Consiglio Pastorale Parrocchiale che si compone delle seguenti Commissioni: liturgica, culturale sport, caritativa, economica e di quartiere.

Il 20 Novembre comincia a funzionare il “Cinema parrocchiale” nei locali della vecchia chiesa: la gestione, a nome della parrocchia, viene affidata al sig. Sabatino A. I locali verranno poi utilizzati anche per numerose conferenze, corsi, concerti e altre manifestazioni. Un nutrito gruppo di ragazze si iscrive nel frattempo alla “Pia Unione” delle Figlie di Maria, mentre il 15 Dicembre vengono sistemati definitivamente sull’Altare Maggiore la statua di bronzo della Madonna, opera del P. Andrea Martini e il tabernacolo realizzato dal prof. Svanardi di Roma. Anche il S. Giovanni sul fonte battesimale è del P. Andrea Martini, mentre il fonte è dei fratelli Quinto di Lenola.

Alla fine del Febbraio 1969 inizia a funzionare un piccolo laboratorio parrocchiale, a cui verrà dato nome di “Satrico e tra i primi impegni sarà quello di allestire l’altare della reposizione del Giovedì Santo. A Pasqua, poi, si legge sulla cronaca, vengono distribuite oltre duemila comunioni.

Il 18 luglio 1969 un’altra novità movimenta la Parrocchia: si apprende che il Parroco P. Nicola Cerasa è stato eletto P. Provinciale. Nuovo Parroco sarà nominato P. Bruno Lorenzi e con lui nell’Ottobre 69 la nuova famiglia religiosa è composta da: P. Epifanio Scarnicchia (Superiore), P. Giuseppe FEDERICI (vice Parroco), P. Sergio Mecocci (Cappellano dell’Ospedale Civile), P. Claudio TEDESCHINI. Iniziano subito i lavori di ampliamento della casa conventuale e del seminterrato della Chiesa.

Nel Dicembre si celebra la Professione solenne di fr. Giovanni Pucci: è la prima cerimonia del genere nella nostra chiesa.

A Febbraio (1970) vengono messe a dimora circa 300 piante intorno al muro perimetrale della Parrocchia.

A Maggio terminano i lavori.: Ora il refettorio e cucina sono al pianterreno ed é aumentato il numero di camere al piano superiore. Nei sotterranei della chiesa sono invece stati ricavati locali ariosi per dedicarli alle attività parrocchiali.

In Agosto il vescovo Pintonello affida ai frati minori la nuova Parrocchuia di Santa Chiara. La piccola Cappella sorge nell'area dove dravanno essere fabbricati la chiesa parrocchiale (e si é ancora in attesa!) ed il monastero per le Clarisse di Sezze. Parroco e Padre Emilio VINCANZI.

Il 1970 si conclude con l'arrivo in città di circa 300 famiglie di profughi italiani dalla Libia ad assisterli viene chiamato P. Modesto CASATI già missionario a Tripoli.

Nel Gennaio del 1971 riapre il cinema parrocchiale con grande soddisfazione degli abitanti della zona che lo frequentano sia per i programmi che per i prezzi modici. È anche un piccolo aiuto economico per la parrocchia.

Nel mese di Luglio si conoscono i risultati della scuola serale per adulti organizzata dal Parroco e da alcuni studenti universitari nei locali della parrocchia: hanno ottenuto la licenza media ben 23 dei 36 aspiranti.

Ad Ottobre si ricomincia la preparazione agli esami di 3° media e si aggiunge un corso per segretarie d'azienda.

Nel Giugno successivo (1972) vengono svolti i lavori per la sostituzione della centrale termica e dell'impianto di riscaldamento.

Qualche mese dopo si ottiene dal Ministro competente il permesso definitivo, in sostituzione di quello temporaneo, per l'adattamento dell'ex cappella a sala cinematografica. L'affluenza media si é attestata sulle 3.000 persone al mese.

Il 7 Dicembre fr. Salvatore DONADIO emette i voti solenni davanti al P. Provinciale Nicola CERASA (ed ex parroco), mentre il successivo 30 Giugno 1793 riceve l'Ordinazione Sacerdotale (ed é la prima cerimonia del genere svolta nella nostra parrocchia). Molti ricordano l'attuale fr. Salvatore quando, durante gli studi universitari, era Capo - Scout in parrocchia. Pochi giorni dopo il Parroco P. Bruno festeggia il 25° anniversario di Sacerdozio.

Nel 1974 non viene organizzata la festa civile di S. Antonio perché, si legge nella cronaca che, "il gruppo di uomini di A. C., che fin dal 1958 si era preso l'incarico della raccolta di offerte, non ha più potuto assolvere al compito per mancanza di effettivi validi"

Si svolge così solo la festa religiosa ed un intrattenimento con canti religiosi eseguiti dai giovani della parrocchia.

Tra il Luglio e l'Ottobre dello stesso anno viene rinnovato completamente il cinema Tirreno secondo le più moderne tecniche della cinematografia: il pavimento viene inclinato per migliorare la visibilità, le pareti ricoperte di materialòe fonoassorbente, vengono acquistati, una nuova macchinadi proiezione a 35 mm, 384 poltrone nuove, uno schermo e l'impianto di amplificazione.

In contemporanea si inaugura il nuovo anno sociale degli animatori del Cineforum che conta circa 280 iscritti. Tra le prime iniziative si ricorda una rassegnainternazionale di film per ragazzi. Nel Gennaio 1975 inizia in parrocchia un centro di psicologia sociale diretto dal Prof. Giuseppe Berretta.

A Marzo per la prima volta, in accordo con gli altri parroci della città, non viene effettuata la benedizione delle case, ma si consegna ad ogni famiglia dell'acqua benedetta con il foglio contenente la benedizione della famiglia da recitare il giorno di Pasqua dal Capo famiglia.

Il 3 Aprile alle ore 20:15 inaspettatamente muore, all'ospedale S.M. Goretti, P. Epifanio SCARNICCHIA, primo parroco dal 1957 al 1963.

Durante il mese di Maggio il prof. Carmelo Stuto inizia il lavoro di preparazione del dipinto “S. Francesco e gli uccelli” sulla lunetta che sovrasta l’altare maggiore. Posa per S. Francesco il prof. Luciano Pennino.

A luglio viene istallato l'organo, uno dei trenta progettati dal P. Egidio Circelli, organista di fama internazionale. Costruito dalla famiglia artigiana "Vincenzo Mascioni" che dal 1829 fabbrica grandi organi da chiesa e da concerto è indicato come opera n. 982. Lo strumento è costituito da 2 tastiere, 18 registri, e milleduecentoquindici canne. L’opera è stata realizzata per interessamento del P. Nicola Cerasa e con il contributo di benefattori.

Nell’Agosto il prof. Stuto, titolare della cattedra di disegno e storia dell’arte in Latina, realizza, con la collaborazione della sua allieva Giovanna Ferraro, l’opera di pittura “S. Francesco e gli uccelli” sulla lunetta sovrastante l’Altare Maggiore. Di dimensioni 7 metri per 5,20 di altezza, la pittura risulta di lettura semplice e viva come gli antichi affreschi: un messaggio di fede, fatto di figure e di colori. La pittura è ad “encausto”, composizione di colori sintetici e cera vergine. Ha comportato quasi cinque mesi di lavoro.

Il 5 Ottobre avviene l’inaugurazione dell’organo e del dipinto con concerto d’organo del M.R.P. Egidio Circelli .

Dal Novembre al Maggio successivo (1976) il cineforum organizzato da P. Claudio in collaborazione con l'ENAL che conta circa 400 iscritti.

L'11 Aprile 1976 viene poi scoperto il nuovo dipinto del Prof. Stuto: "L'incontro di S. Francesco e S. Chiara".

I mesi di Agosto e Settembre vedono di nuovo al lavoro il profeffore per preparare "La morte di S. Francesco" che verrà inaugurata il 10 Ottobre.

Ad Ottobre iniziano pure le celebrazioni per il 750° anniversario della morte di S. Francesco: il programma è ricco di conferenze, rappresentazioni teatrali, mostre, concorsi letterari, grafici e fotografici e pellegrinaggi ad Assisi.

A Novembre il nuovo cineforum 1976-77 conta circa 700 iscritti.

Si arriva così a fine 1977 dove sci si prepara a festeggiare il XX anniversario della Parrocchia che cade il 7 Dicembre: Il programma prevede la novena di preparazione, un concerto d'organo, la Santa Messa celebrata dal Padre Provinciale Ludovico MARTELLETTI e una mostra fotografica. Prosegue anche quell’anno ogni venerdì il consueto appuntamento settimanale del venerdì per il Cineforum guidato da P. Claudio.

Nel Settembre del 1979 la parrocchia presta assistenza a profughi Vietnamiti e Cambogiani raccolti nel vicino campo profughi.

Il 31 Maggio 1980 in occasione della chiusura del mese di maggio la comunità parrocchiale viene consacrata alla Vergine Immacolata.

La successiva festa di S. Antonio vede in programma, tra l’altro, un concerto d’organo e il 4° raduno bandistico regionale. Seguono poi un pellegrinaggio a Lourdes con P. Bruno e uno a S. Giovanni Rotondo con P. Giuseppe e P. Claudio.

A Settembre giunge a Latina la statua della Madonna di Fatima. Anche la nostra parrocchia rende omaggio recandosi processionalmente alla chiesa di S. Marco. Giorni dopo un gruppo di parrocchiani guidati da P. Bruno si unisce al pellegrinaggio diocesano per l’udienza papale in occasione del 50° di sacerdozio dell’allora Vescovo Enrico Romolo Compagnone. A fine mese si svolge anche un pellegrinaggio a Cascia, Loreto e Padova.

A Novembre grazie alla mobilitazione di tutta la comunità parrocchiale partono due camion alla volta dell’Irpinia colpita dal terremoto: contengono vestiario, generi alimentari e medicinali. Parte anche un gruppo di giovani volontari tra cui 5 medici. In una colletta in Chiesa vengono raccolti anche 3.500.000 di lire.

A Dicembre si svolge una mostra di artigianato del terzo mondo per le missioni.