I Stazione: Gesù condannato a morte
Dal vangelo secondo Marco 15, 10-19
[Pilato] sapeva che i sommi sacerdoti gli avevano consegnato [Gesù] per invidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato replicò: “Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?”. Ed essi di nuovo gridarono: “Crocifiggilo!”.
#Ilcommento.
Gesù è davanti a Pilato e la folla guidata dai capi dei sacerdoti sta lì a guardare. Vogliono la sua morte e lo gridano con forza “crocifiggilo!”, “crocifiggilo!”.
Prova per un attimo a chiudere i tuoi occhi e ad immaginare questa scena crudele e a sentire queste urla di morte.
Quel Gesù che ha guardato nei tuoi occhi, che ti ha letto dentro nel cuore, che ha curato le tue ferite ha subito la sorte più orrenda: umiliato, schiaffeggiato, deriso, sputato, flagellato, crocifisso.
#impegno.
Tu che ami Gesù, impegnati oggi a non crocifiggerlo più con la tua vita, con le tue azioni.
#prega:
mettiti dinanzi a Gesù e parlagli con il cuore. Lo vedi lì con le mani legate e dinanzi ai suoi crocifissori. confortalo, parlagli con amore, accarezza il suo volto, donagli coraggio. Gesù io ti amo, vorrei liberarti da questo supplizio ma non posso. Perdonami! Perdonali!
II Stazione: Gesù riceve la croce
Dal Vangelo secondo Giovanni 19, 12-16
Disse loro Pilato: “Metterò in croce il vostro re?”. Risposero i sommi sacerdoti: “Non abbiamo altro re all’infuori di Cesare”. Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.
#ilcommento.
Quanto sono tristi questi uomini. Attendono per una vita il Messia che li liberi dalla schiavitù e dall’oppressione, hanno Gesù davanti a loro che ha guarito, sanato, perdonato, insegnato un linguaggio nuovo e ora dicono a Pilato: “il nostro re è Cesare”.
Cosa avrai provato Gesù quando hai sentito la tua gente dire: “non abbiamo altro re che Cesare?” Cosa hai provato Gesù quando hai ascoltato la sentenza: “Sia crocifisso?”.
#impegno.
Non voglio crocifiggere con la vita gli altri. Voglio sopportare con te l’ingiuria, l’offesa ma non voglio che da me esca mai il male.
#prego.
Signore mi penso tra la folla. Io non ho gridato “sia crocifisso!”… Ho gridato: “È innocente!” ma ero solo… la mia voce non si sentiva. Erano tutti cani rabbiosi contro di te. Che male gli avevi fatto? Avrei voluto fermare quel soldato che con cattiveria ti frustava e poi ti insultava e poi ti frustava ancora e poi ti sputava e ti frustava fino a sfinirti…
E poi ti hanno messo quella croce sulle spalle. Ti ho visto cedere. Quel legno era pesante quanto tutti i peccati del mondo. Ma ti sei alzato e li hai portati.
Perdonami Signore! Perdonaci!
III Stazione: Gesù cade la prima volta
Dal Libro del Profeta Isaia (Is 53,4-8)
Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
#ilcommento.
Ti seguo Signore, sono un po’ dietro nella folla ma ci sono. Io piango per te e qualcuno mi guarda e mi insulta: “ancora in lui credi?… Non vedi che fine ha fatto il tuo messia…”.
Penso a quello che ne abbiamo fatto oggi di te Signore… uno al quale ci si rivolge per dirgli: “devi!” “dammi!” “voglio!” e poi? Se ci esaudisci ce ne torniamo alle nostre occupazioni per ritornare da te nel bisogno e se non ci esaudisci? Siamo pronti a dire: “non credo più!”
Il peso ti sfinisce e cadi a terra. Vorrei essere lì per darti un sorso d’acqua… per sussurrarti parole di conforto… per dirti che se anche per tutto il mondo quel gesto fosse stato vano, per me no… quel suo gesto d’amore mi ha salvato, mi ha redento. Il mio volto era sporco di fango e lui lo ha lavato.
Quanti uomini… quante donne da quel giorno hanno scelto di seguirti e di imitarti e hanno preso la croce sulle loro spalle…
Si… ancora oggi vale la pena seguirti Signore…
Ho preso la tua croce…
Voglio prendere la tua croce…
Voglio portarla fino alla fine dei miei giorni.
#impegno.
Voglio essere l’amore di Dio nel mondo. Voglio essere quella piccola fiammella che arde e si consuma e mentre si consuma dona un po’ di speranza e amore.
#prego:
Ti guardo e ti vedo portare quella croce Signore… In silenzio… e con amore.
Mi guardo nei miei momenti di sofferenza…Non sempre accetto ciò che mi accade… mi chiedo: “perché Signore?”… “perché proprio a me?”…
Oggi l’uomo non accetta più la sofferenza e ha firmato per porre fine ad essa con una morte dolce.
Signore, nel momento del dolore, nella sofferenza non mi abbandonare.
Resta al mio fianco e aiutami a portare la croce e se dovessi cadere non lasciarmi a terra. Rialzami Signore.
IV Stazione: Gesù incontra sua madre
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,51)
E anche a te una spada trafiggerà l’anima”
Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
#ilcommento.
E ora provate ad immaginare questo incontro…
Gli occhi di Maria e gli occhi di Gesù sono fissi gli uni negli altri.
“…Figlio mio…”.
“…Madre mia…”.
Con amore lo hai portato in grembo proteggendolo da ogni pericolo.
Con amore lo hai cresciuto.
Con amore ora lo offri per la salvezza dell’umanità.
Ma come può una Madre veder morire suo figlio? … Innocente…
#impegno.
Madre, voglio essere al tuo fianco perché il sacrificio di Cristo non sia vano.
#prego.
O Madre mia, in questo incontro d’amore vi osservo. Tu non vuoi piangere perché devi dare forza a Gesù e Tu Gesù non vuoi lamentarti perché devi dare forza alla Madre e così, in questo sguardo c’è un amore grande. Madre vorrei stringerti forte al mio cuore. Vorrei sussurrarti con dolcezza: “sono qui con te… voglio essere tuo figlio…”.
“… Lo hanno portato via… piangi Madre… piangi…”
V Stazione: Il Cireneo aiuta Gesù a portare la croce
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15,21-22)
Allora costrinsero un tale che passava,
un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna,
padre di Alessandro e Rufo,
a portare la croce.
#Ilcommento.
Le tue forze vengono meno Signore. …
…Forse provano un po’ di pietà per te o forse hanno fretta di ucciderti così con le mani sporche di sangue e di peccato se ne tornano a casa.
…E cosi, costringono un uomo a prendere la tua croce.
Tu che ami Gesù, impegnati oggi a non crocifiggerlo più con la tua vita, con le tue azioni.
…Cireneo lo chiamano…
…E ogni qualvolta la nostra croce si fa pesante ti chiediamo: “Signore mandaci un cireneo…”.
Sono sicuro che tu Gesù non ti sei dimenticato di quest’uomo che per un po’ ha dato sollievo alle tue sofferenze.
#impegno.
Oggi voglio essere io Cireneo per qualcuno:
mettiti dinanzi a Gesù e parlagli con il cuore. Lo vedi lì con le mani legate e dinanzi ai suoi crocifissori. confortalo, parlagli con amore, accarezza il suo volto, donagli coraggio. Gesù io ti amo, vorrei liberarti da questo supplizio ma non posso. Perdonami! Perdonali!
#prego.
Signore mio, non posso liberarti da questa sofferenza atroce ma nel silenzio e nella mia pochezza sono lì con te a sorreggere quel peso enorme…
… e mentre io sorreggo te, in realtà Tu sorreggi me.
Lo so Signore che nel mio dolore tu ci sei… nella sofferenza tu non mi abbandoni e nelle lacrime tu sei mia consolazione. Grazie Signore.
VI Stazione: La Veronica asciuga il volto di Gesù
Dal libro del Profeta Isaia (Is 53,2-3)
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per potercene compiacere.
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia.
#ilcommento.
Gesù, siamo ancora a metà del cammino. Il tuo volto è sfigurato. Una donna trova il coraggio di sfidare la ferocia dei soldati. Ti si avvicina e poggia sul tuo viso un panno per darti un po’ di ristoro. Anche con lei non rimani in debito Signore. Ad un gesto d’amore rispondi con un gesto d’amore. Le lasci impresso il tuo volto su quel panno.
#impegno.
Mi impegno Gesù, secondo le mie possibilità ad asciugare il tuo volto nel volto di chi ha una sofferenza.
#prego.
Vorrei avere il coraggio di Veronica e farmi spazio tra la gente per inginocchiarmi dinanzi a te e toccare il tuo viso. Vorrei avere il coraggio di difendere la mia fede e il mio credo. Vorrei avere il coraggio Signore di non vergognarmi mai di te.
VII Stazione: Gesù cade la seconda volta
Dal libro delle Lamentazioni. 3, 1-2. 9. 16
Io sono l’uomo che ha provato la miseria
sotto la sferza della sua ira.
Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare
nelle tenebre e non nella luce…
Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra,
ha ostruito i miei sentieri…
Mi ha spezzato con la sabbia i denti,
mi ha steso nella polvere.
#Ilcommento.
Poco prima un po’ di conforto… poco dopo un’altra caduta. Ricadere, un verbo che si coniuga perfettamente con la natura umana. Gesù cade la seconda volta sotto la croce, perché le difese fisiche sono ormai abbassate. Maltrattato, dissanguato, un vero scheletro di dolore e sofferenza. Nuovamente è con il volto a terra nella polvere. Cade e si rialza e riprende il cammino più indebolito.
#prego.
Non posso più guardare Signore. Vorrei intervenire. Vorrei gridare: fermi!! Fermi!! Che male ha fatto il mio Gesù? Fermi! Avete dimenticato i suoi miracoli, le sue benedizioni. Ma si noi siamo gli uomini che si dimenticano facilmente il bene ricevuto.
Gesù donaci la forza di andare sempre avanti, senza esitazione ed inganno.
VIII Stazione: Gesù incontra le donne di Gerusalemme
Dal Vangelo secondo Luca. 23, 28-31
Gesù , voltandosi verso le donne, disse:
“Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me,
ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.
Ecco, verranno giorni nei quali si dirà:
Beate le sterili e i grembi che non hanno generato
e le mammelle che non hanno allattato.
Allora cominceranno a dire ai monti:
Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci!
Perché se trattano così il legno verde,
che avverrà del legno secco?”.
#ilcommento.
Gesù ci invita a piangere su noi stessi ed invita a piangere le madri sui loro figli. E, infatti, quante lacrime di mamme e di donne ai nostri giorni. Lacrime versate per la violenza, la mancanza di lavoro, per malattie, per assenza di ogni prospettiva. Lacrime versate per la morte dei propri giovani figli attraverso la guerra, il terrorismo, la droga, la strada, le stragi continue che si fanno in ogni angolo della terra, dove dietro la morte di un figlio c’è un mare di lacrime di ogni mamma.
#prego.
Signore fa che le mamme di oggi non piangano più per il male e l’odio. Signore asciuga le lacrime di quelle mamme disperate e che lottano. Signore consola le sofferenze di quelle donne che combattono tutti i giorni con le amarezze della vita.
IX Stazione: Gesù cade la terza volta
Dal libro delle Lamentazioni. 3, 27-32
È bene per l’uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c’è ancora speranza; porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai… Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia.
#ilcommento.
Ultimo atto del cammino di Gesù verso il calvario è la terza caduta sotto il pesante legno della croce. Più si avvicina il traguardo e la meta e più vengono meno le forze fisiche e la resistenza. Gesù cade così la terza volta, ma si rialza pure per la terza volta. La sua missione deve essere portata a conclusione, non può essere interrotta nel bel mezzo dell’itinerario della salvezza che si sta per compiere. Cade per sempre e si rialza per sempre. Il suo cadere e rialzarsi è segno chiaro ed evidente che il bene ed il male sono in conflitto tra loro, ma alla fine a trionfare è sempre il bene e sempre la rinascita per risalire e raggiungere la cima più alta dell’amore e della compassione.
#prego.
Gesù donaci la tua stessa forza interiore fisica per non abbatterci mai e non rimanere per sempre con la faccia sotto terra.
X Stazione: Gesù è spogliato delle sue vesti
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 24
I soldati si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere.
#ilcommento.
Caro mio Gesù. Sei arrivato. Non devi camminare più. Non devi portare più quella pesante croce. Ora la devi abbracciare tutta fino alla fine. Devi diventare una cosa sola con lei. Ma prima devi essere ulteriormente spogliato.
Ti hanno tolto la tunica. Le tue spalle sono un’unica piaga di sangue. Scusami Gesù. Non ce la faccio più a guardarti. Mi sento venire meno.
Scusami Signore per tutte le volte che ti frusto con il mio peccato.
Scusami Signore per tutte le volte che con le mie azioni indegne e indecorose è come se premessi con le mani sulla tua corona di spine.
Scusami Signore perché ancora non ho capito chi tu sei.
#prego.
Aiutami! Ti voglio trovare.
Salvami! Ti voglio amare.
Afferrami! Non lasciarmi affogare nel male della mia vita senza di te.
Ti hanno spogliato Signore…
Spoglia anche me da ogni mio peccato.
Rivestimi della tua luce.
XI Stazione: Gesù è inchiodato alla croce
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 25-27
Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l’iscrizione con il motivo della condanna diceva: “Il re dei Giudei”. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra.
#ilcommento
C’è un grande silenzio. Stiamo tutti a vedere cosa avverrà…
Un colpo… un grido…
Tanti colpi… tante grida…
Mi copro le orecchie… abbasso il capo…
Non posso sentire… non posso vedere…
Il mio Gesù…
Colui che quel giorno passò e mi chiamò e trasformò per sempre il mio lamento in danza, il mio dolore in gioia, la mia tristezza in sorriso… è lì… grida e io non posso far niente…
Ora silenzio…
E i colpi sono finiti…
Gesù è sulla croce.
#prego.
Signore pietà.
Cristo pietà.
Signore pietà.
XII Stazione: Gesù muore in croce
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 33-34. 37. 39
Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lema sabactà ni? che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? … Ed egli, dando un forte grido, spirò …Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!”.
#Ilcommento
Ancora una volta gli occhi della Madre e del Figlio si incrociano e si guardano con un amore immenso. Ora, davvero Madre, non puoi fare più niente per tuo Figlio e conservi tutto nel cuore.
Tu guardi Lui e io guardo te Madre e il mio cuore piange perché di questa morte innocente anche io ne sono responsabile.
Vorrei essere lì con te. Vorrei essere al posto di Giovanni. Ti vorrei sorreggere. Ti vorrei consolare. Vorrei stringerti forte, forte. Vorrei asciugare le tue lacrime e dirti: “coraggio Madre! Gesù non ci abbandonerà. Sarà sempre con noi. Lui lo ha detto: muoio per poi risorgere”.
Vorrei la tua fede Madre. Vorrei il tuo coraggio, la tua umiltà, il tuo grande amore.
Penso a quelle madri e a quei padri che ogni giorno lottano per sfamare i loro figli con un lavoro spesso precario o che manca. Anche questi genitori vanno aiutati, sostenuti, sorretti e incoraggiati sulla via del Calvario…
Penso a quelle madri che lottano con la malattia eppure devono sorridere perché a casa ci sono dei figli che devono vedere la loro madre forte e coraggiosa.
Anche queste madri vanno sostenute, sorrette, incoraggiate e aiutate sulla via del Calvario.
E rifletto, medito, penso… e l’elenco si fa infinito, lì sulla via del Calvario ed allora mi sento vicino a te Madre Santa, al tuo fianco Regina del Cielo per sorreggerti, aiutarti, incoraggiarti ed insieme camminiamo in questa valle di lacrime verso quel Regno eterno dove ogni lacrima sarà asciugata.
#prego.
Io sorreggo te e tu sorreggi me Madre.
Io incoraggio te e tu incoraggi me Madre.
Io amo te e tu ami me Madre.
Madre sei la perla più bella che io potessi incontrare. Grazie per avermi preso per mano e condotto dinanzi all’inestimabile tesoro: Gesù.
XIII Stazione: Il corpo di Gesù viene affidato alla madre
Marco 15, 42-46
Sopraggiunta la sera, Giuseppe d’Arimatea andò da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato concesse la salma. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e ve lo avvolse.
#ilcommento
Adesso fate silenzio… perché è l’ora del pianto. Gesù e Maria sono lì e ci parlano… ogni giorno possiamo mettere in croce Gesù… e lo facciamo con superficialità e leggerezza… tanto poi pensiamo di essere perdonati. Ma non pensiamo alla spada che trafigge il cuore di Maria, non pensiamo ai chiodi di Gesù. Non pensiamo che Dio ci vede e si dispiace. Ci cibiamo del suo Corpo e del suo sangue e con il peccato sputiamo e calpestiamo il suo Corpo e il suo Sangue…
…sssssss… fate silenzio… perché Maria vuole piangere il suo Gesù e io voglio stare accanto a lei…
…sssssss…. Fate silenzio e prima di crocifiggere ancora Gesù pensateci.
#prego:
Salve Regina.
XIV Stazione: Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 46-47
Giuseppe d’Arimatea, avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro. Intanto Maria di Magdala e Maria madre di Joses stavano ad osservare dove veniva deposto.
#ilcommento
Un sepolcro custodisce il tuo Corpo prezioso come uno scrigno conserva un tesoro di inestimabile valore. Ora lo so: tu risorgerai perché tu sei il Signore. Si ho capito. Per risorgere bisogna morire. Per vivere nell’eternità beata bisogna rinunciare al mondo.
Gesù io rinuncio al mondo e alle sue seduzioni, al diavolo e alle sue tentazioni ma lui è furbo. Resta con me sempre, prendimi per mano e non lasciarmi più.
Ecco, ho capito tutto. Ora so a chi ho consegnato la mia vita: Al Signore dei signori, a te Gesù.
#prego.
Padre Nostro.
Preghiera a Gesù crocifisso
Ho alzato i miei occhi e ho visto una croce…
Quanto amore per me!
Quanto amore per noi!
Hai abbassato gli occhi e hai visto me…
e hai visto noi…
Quanta miseria!
Quanta povertà!
Ho alzato gli occhi e ti ho chiesto aiuto…
Hai abbassato gli occhi e mi hai detto: “ti aiuto”…
Ho alzato gli occhi e ti ho chiesto perdono!
Hai abbassato gli occhi e mi hai detto: “ti perdono”…
Ho steso le braccia e ti ho chiesto: “afferrami”…
Hai steso le braccia e mi hai salvato…